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Impatto prognostico delle mutazioni NPM1 e FLT3 in pazienti con AML in prima remissione trattati con azacitidina orale

Questo lavoro (1) presenta una sottoanalisi dello studio QUAZAR AML-00 (2), nei pazienti NPM1 e FLT3 mutati, valutati anche in base allo status della MRD pre-trattamento, tramite citometria a flusso (MRD positiva (MRD+) ≥0,1%).

Nei pazienti NPM1 mutati (137/469; 29,2%), la mediana di sopravvivenza era migliore nei pazienti trattati con AZA-orale rispetto a placebo (p=0,038) (Tabella 1). Negli MRD+, la sopravvivenza mediana era significativamente migliore nel braccio AZA-orale (p=0,033), mentre l’impatto prognostico sulla sopravvivenza dell’MRD positività pretrattamento veniva cancellato (p=0,36), a differenza che nel gruppo placebo (p=0,024).

Il rischio di recidiva era inferiore nel gruppo con AZA-orale rispetto al placebo (p =0,005), di nuovo senza una significativa differenza tra gli MRD + e gli MRD negativi (MRD-) (p=0,32). Peraltro, l’incremento di RFS di circa 15 mesi con AZA-orale rispetto al placebo nei pazienti MRD-negativi, suggerisce comunque un vantaggio del trattamento anche in questi pazienti a prognosi particolarmente favorevole. Inoltre, circa il doppio dei pazienti MRD + trattati con AZA-orale otteneva la MRD negatività (63%) rispetto al placebo (33%) raddoppiando anche la durata della MRD negatività (15,6 mesi vs 7,1mesi; p=0,006).

Nel gruppo di pazienti trattati con AZA-orale, la presenza concomitante di FLT3-ITD in NPM1, non impattava sulla OS.

Nei 332 pazienti con NPM1 wild type, la OS e la RFS era più breve che nei NPM1 mutati (OS: p=0,001 e RFS: p=0,011). Anche in questo sottogruppo, AZA-orale era associata a un significativo aumento sia della OS che della RFS (OS: p= 0,023 e RFS: p=0,003) (Tabella 1).

I pazienti FLT3 mutati (46 ITD e 20 TKD, 14,1%), hanno una prognosi significativamente peggiore rispetto ai pazienti FLT3 wild type nel braccio placebo, ma non nel braccio con AZA-orale. Negli FLT3 mutati, l’AZA-orale riduce il rischio di morte e di recidiva del 37% e del 49%, rispetto al placebo (OS: p=0,114 e RFS: p=0,032).

Come già per i pazienti NPM1 mutati, anche negli FLT3 mutati cancella l’effetto prognostico negativo della MRD+, mentre nel braccio placebo la sopravvivenza in MRD- era il doppio degli MRD+ (Tabella 1). La proporzione di pazienti MRD+ che negativizzava l’MRD era del 50% in braccio AZA-orale vs 18% nel gruppo placebo.

   

NPM1 mutati

NPM1-wt

FLT3 mutati

FLT3-wt

   

TOT

MRD-

MRD+

TOT

MRD-

MRD+

Median OS

AZA-orale

47.2m

48.6m

46.1m

19.6m

28.2m

28.2m

24m

24.7m

placebo

15.9m

31.4m

10m

14.6m

9.7m

16.2m

8m

15.2m

Median RFS

AZA-orale

23.2m

25.7m

15.6m

7.7m

23.1m

-

-

10.2m

placebo

6.9m

9.9m

4.9m

4.6m

4.6m

-

-

4.9m

 Tabella 1: Outcome pazienti (OS e RFS) in AZA orale e placebo, in base alle caratteristiche molecolari e in base alla MRD pretrattamento

L’analisi multivariata conferma un vantaggio significativo in OS e RFS della AZA-orale vs il placebo indipendentemente dallo stato mutazionale di NPM1 o FLT3 e dallo stato di MRD.

BIBLIOGRAFIA
  1. Döhner H, et al. Prognostic impact of NPM1 and FLT3 mutations in patients with AML in first remission treated with oral azacitidine. Blood. 2022;140:1674-1685.

  2. Wei AH, et al; QUAZAR AML-001 Trial Investigators. Oral Azacitidine Maintenance Therapy for Acute Myeloid Leukemia in First Remission. N Engl J Med. 2020;383:2526-2537.