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Analisi del tempo alla risposta nei pazienti con leucemia acuta mieloide trattati con terapia di combinazione venetoclax-based1

La combinazione di venetoclax (VEN) con HMA/LDAC permette di ottenere alti tassi di CR/CRi (48-66%) e un significativo prolungamento della sopravvivenza (OS mediano 7,2-14,7 mesi).

Il tempo mediano alla risposta è breve, pari a 1,2-1,4 mesi; tuttavia, la sua distribuzione è ampia, spaziando da 0,6 a 14,9 mesi.

In questa letter to the editor, gli autori riportano il tempo alla risposta dei pazienti trattati all’interno degli studi VIALE-A e VIALE-C, in relazione all’outcome e alle caratteristiche al baseline e post-baseline2,3. I pazienti sono stati definiti early responders quando la CR/CRi è stata ottenuta entro la fine del secondo ciclo e late responders quando è stata raggiunta dopo l’inizio del terzo.

Nello studio VIALE-A (286 pazienti braccio VEN-AZA), 190 (66%) ottengono la CR/CRi, di cui 144 (75%) sono early responders e 46 (24%) late responders. Nell’ambito delle 46 risposte tardive, 34 (74%) sono state ottenute nell’arco del terzo e quarto ciclo, 4 (9%) durante il quinto e sesto e 5 (11%) dal settimo ciclo in poi. Il 50% dei late responders aveva ottenuto un quadro di MLFS entro i primi 2 cicli. Dei 69 (48%) pazienti responsivi nel VIALE-C (143 paziente braccio VEN-LDAC), 58 (84%) sono risultati early e 11 (16%) late responders.

Non sono emerse differenze tra early e late responders né per EFS (17,8 mesi vs 16,2 mesi), né per OS, con OS mediano pari a 24,4 mesi negli early responders vs OS mediano non raggiunto, nei late (VIALE-A).

La maggior parte delle risposte sono precoci a prescindere dalle caratteristiche al baseline (età, sesso, tipo di LAM, rischio citogenetico, stato mutazionale di NPM1, IDH1/2, FLT3, TP53); il profilo citogenetico-molecolare non impatta sul tempo alla risposta. Il fattore predittivo più importante per il raggiungimento della CR/CRi tardiva è l’aver ottenuto la MLFS entro la fine del secondo ciclo.

In conclusione, le risposte alla terapia di combinazione VEN-based sono per lo più precoci. Tuttavia, il beneficio in termini di sopravvivenza è analogo, sia che la risposta venga ottenuta precocemente, che tardivamente; un dato importante di cui tenere conto prima di discontinuare la terapia nei pazienti non responsivi dopo il secondo ciclo.

BIBLIOGRAFIA